A Foggia nell’aula magna del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi si è tenuto il primo focus-group dell’indagine promossa dal Centro di Ricerca Guido Dorso in partnership con l’Università La Sapienza di Roma, nell’ambito del progetto di ricerca “Il protagonismo del Sud per lo sviluppo del Paese”, sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca con il fondo FRES 2021/2022.
Alla presenza del direttore generale e dell’IRCCS Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo, Gino Gumirato, e del preside della facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, prof. Giuseppe Carrieri, è stato fatto il punto sullo “stato di salute” della sanità in Capitanata, presenti il prof. Emerito di Sociologia Economica e delle Relazioni di lavoro, Domenico Carrieri, la prof. di Sociologia economica della Sapienza, Luisa De Vita, coordinamento dei lavori affidato al giornalista nonché ricercatore del Centro Dorso, Massimo Levantaci.
Uno scenario, quello foggiano, che s’incardina su un ferreo equilibrio fra pubblico e privato convenzionato il sistema sanitario in provincia di Foggia, è stato evidenziato nei successivi interventi della prof. Madia D’Onghia ordinaria di diritto del lavoro all’università di Foggia, l’assessore comunale ai Servizi sociali Simona Mendolicchio, la segretaria generale della Cisl di Foggia, Carla Costantino. Un territorio dotato di strutture mediche all’altezza, sedicesimo a livello nazionale (primo in Puglia) nel rapporto sulla qualità dei servizi al cittadino pubblicato nel 2023 da Italia Oggi. Ma con una mobilità passiva nell’ordine del 20%, un sistema dell’Emergenza-urgenza che ruota intorno al Pronto soccorso dei Riuniti perennemente ingolfato, liste d’attesa bloccate, propensione dei giovani medici a lasciare il posto in Chirurgie.