Parliamo del vostro futuro 2019 @ Avellino | Immagini e report 3

Giovedì 5 dicembre si è conclusa l’edizione avellinese 2019 del corso “Parliamo del vostro futuro”.
Anche negli ultimi due giorni gli studenti hanno avuto l’opportunità di approfondire argomenti di particolare interesse: mercoledì 4 dicembre, in assenza del prof. Giuseppe Pisauro, presidente dell’Ufficio parlamentare del bilancio, trattenuto a Roma in questi giorni di acceso dibattito sul MES, i ragazzi hanno visitato il Centro Dorso prima della lezione di Nicola Cantore, per quarant’anni primario di Ematologia all’Ospedale Moscati di Avellino, pioniere nel trapianto di midollo. Una lezione, la sua, che, illustrando l’evoluzione scientifica e disciplinare della professione medica e dell’accesso ad essa, ha analizzato aspetti etici e deontologici del lavoro del medico, affrontando anche il delicato rapporto medico-paziente, con l’invito agli studenti che volessero scegliere la professione del medico ad arricchire non solo le competenze teoriche specifiche, ma anche le competenze relative alla relazione medico-paziente.

L’ultima giornata del corso si è aperta con l’intervento di Elisabetta Pulice, che collabora alle attività di ricerca del Progetto BioDiritto dell’Università di Trento e che ha trattato un tema controverso e delicato come il “fine-vita”, che riguarda non solo medici e giuristi, ma la società tutta. La relatrice si è soffermata sul caso di Marco Cappato, protagonista di una sentenza storica, dopo aver accompagnato a morire in una clinica svizzera Dj Fabo, amico ormai cieco e tetraplegico. Agli studenti è stata presentata una sintetica ma efficace sintesi dell’argomento, tra diritti e responsabilità, tra possibili conflitti e nuove sfide, illustrando anche gli strumenti che la legge oggi offre per poterli usare con consapevolezza.

L’ultima lezione ha visto protagonisti Enrico Alleva e Flavia Annesi, che hanno coniugato conoscenze scientifiche e narrazione divulgativa, a cominciare dall’avvincente racconto dei rapporti del prof. Alleva con i Premi Nobel che ha conosciuto, da Daniel Bové a Rita Levi Montalcini, per proseguire con l’approfondimento di Flavia Annesi su alcune donne scienziate (Courtenay Latimer e Rosalind Franklin), sul contributo da loro fornito alla ricerca scientifica e alle quali spesso è stato negato il giusto riconoscimento. I temi trattati sono stati tanti: la fuga dei cervelli, le recenti riforme di concorsi e di cicli universitari, ma anche le prospettive di lavoro per i giovani biologi, le sedi migliori dove studiare, le prospettive di carriera, gli aspetti anche pratici della vita di un ricercatore.

Una settimana ricca e varia, che ha offerto ai giovani partecipanti tanti spunti di riflessione per una scelta più informata e meditata, coltivando le proprie passioni e i propri talenti.

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