Nicola Vella
Nacque a Monteverde il 22 ottobre del 1901. Fu una delle principali figure dell’antifascismo irpino. Nel 1923 promosse la fondazione della federazione provinciale di Avellino del Partito repubblicano, mentre a Monteverde fondò il Gruppo giovanile d’Azione.
Il 12 novembre del 1931 si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Camerino e nel 1932 si trasferì a Lacedonia, dove iniziò ad esercitare l’avvocatura.
Dopo l’8 settembre 1943 rappresentò la corrente liberal-socialista nel Partito d’Azione, e collaborò all’organo ufficiale del partito, “Irpinia Libera”. Il Cln lo designò sindaco di Lacedonia nel 1944 e commissario prefettizio a Bisaccia.
Come sindaco riuscì a realizzare il Consorzio idrico intercomunale dell’Alta Irpinia nel 1946. Lottò anche contro la mancanza di strade e l’arretratezza delle infrastrutture, che penalizzavano le comunicazioni e lo sviluppo dell’Alta Irpinia, e contro l’analfabetismo.
Fu promotore del movimento contadino per l’occupazione delle terre incolte, perché fosse allargata la riforma agraria all’Alta Irpinia e fossero denunciate all’opinione pubblica nazionale le condizioni di vita dei contadini del Mezzogiorno.
Fondò nel 1952 “Il Progresso Irpino”, in seguito l’organo ufficiale del Partito comunista irpino. Fu eletto consigliere provinciale come indipendente di sinistra, per poi essere candidato nelle fila del Partito comunista, come indipendente, alle elezioni del 1953.
Nel 1956 si distaccò dal Pci, passando a collaborare a “Comunità”, il movimento progressista di Olivetti, per il quale fu candidato al Senato. Aderì poi al Partito socialdemocratico.
Nel 1958 fondò il periodico “La Regione” a Napoli.
Consigliere provinciale fino al 1960, durante tutta la vita non percepì mai alcuno stipendio, convinto come era che il potere e l’impegno politico dovevano essere solo un servizio alla società, teso a risolvere i problemi degli altri.
Morì ad Avellino il 4 settembre 1984.
Vincenzo Barra
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