Martedì 26 ottobre 2021, alle ore 17.00, si terrà il webinar di presentazione del volume di Marco De Nicolò, Formazione. Una questione nazionale (Laterza 2020).
Dopo i saluti introduttivi di Luigi Fiorentino, presidente del Centro di ricerca “Guido Dorso”, interverranno Giovanni Solimine, ordinario dell’Università di Roma La Sapienza e Marco Rossi-Doria, presidente di “Con i bambini”.
Coordinerà i lavori Mario de Prospo, assegnista di ricerca dell’Università degli studi di Bologna.
Concluderà l’autore, Marco De Nicolò, ordinario dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale.
L’iniziativa sarà trasmessa in diretta sul canale Facebook e sul sito istituzionale www.santaofficina.com
SCHEDA LIBRO
Il nostro sistema scolastico e, conseguentemente, quello universitario non forniscono strumenti sufficienti a porre tutti i cittadini su un piano di equità. La rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale prevista dall’articolo 3 della nostra Costituzione appare da lungo tempo inefficace, a dispetto della storia del nostro paese che ha conosciuto il riscatto culturale e sociale come leva per la crescita civile. La cieca furia riformatrice, spesso enfatica e priva di risorse, è lo specchio di una società sempre meno interessata alla cultura. Ma adeguarsi alla dilagante perdita della preparazione di base, allargare le braccia in segno di impotenza, è il modo per cristallizzare l’impreparazione e la condizione di iniquità sociale che ne deriva.
L’AUTORE
Marco De Nicolò insegna Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Cassino. È autore, tra l’altro, di testi sugli aspetti istituzionali del rapporto tra centro e periferia in Italia e sulle ipotesi federaliste. Ha al suo attivo lavori sui movimenti giovanili, i muri di divisione in età contemporanea e le celebrazioni del 25 aprile. Tra le sue pubblicazioni, L’ultimo anno di una pace incerta. Roma 1914-1915 (Le Monnier 2016, premio Minturnae), Il 25 aprile dopo il 25 aprile. Istituzioni, politica, cultura (a cura di, con P. Carusi, Viella 2017) e Emilio Sereni, la guerra fredda e la “pace partigiana” (Carocci 2019).