Adolfo Omodeo
(Palermo 1889- Napoli 1946)
Adolfo Omodeo (Palermo, 23 agosto 1889 – Napoli, 28 aprile 1946 ) storico, dal 1923 professore di Storia antica nell’Università di Catania e, successivamente, di Storia della Chiesa nell’Università di Napoli.
Dedicatosi dapprima alla storia delle origini del Cristianesimo, Omodeo si volse poi alla storia del Risorgimento, dei rapporti fra cattolicesimo e civiltà moderna nel sec. XIX e a discussioni metodologiche e storiografiche.
Avvenuto il colpo di Stato del 25 luglio 1943, fu nominato rettore dell’Università di Napoli (1° settembre). Esponente del Partito d’azione nel CLN di Napoli, nel congresso antifascista di Bari (gennaio 1944) e nel primo Ministero di coalizione nazionale (aprile-giugno 1944) nel quale ebbe il portafoglio della Pubblica istruzione, credeva esaurita la funzione storica della monarchia sabauda e dello stato nazionale e, arricchendo la fede del Cavour con fermenti mazziniani, mirava a un liberalismo su più larga base democratica e all’ideale degli Stati Uniti d’Europa (Per la riconquista della libertà, Napoli 1944).
Archivio:
L’archivio di Adolfo Omodeo è stato acquisito dall’Istituto Italiano per gli Studi Storici nel 1993 per donazione.
Esso conserva documenti di diversa tipologia: corrispondenza, documenti politici, manoscritti, dattiloscritti, bozze di stampa, articoli, opuscoli, quotidiani, ritagli di stampa, fotografie.
Costituisce fonte di grande interesse, sia per la personalità di Omodeo, sia per i rapporti che egli intrecciò con insigni personalità dell’epoca. Fra i mittenti, infatti, compaiono: Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Luigi Russo, Ernesto Codignola, Alessandro Galante Garrone, Giuseppe Lombardo Radice, Gabriele Pepe.
L’archivio si articola in quattro sezioni tematiche, dedicate rispettivamente alla corrispondenza, alle carte di lavoro riguardanti gli studi storici sul XIX secolo e sul pensiero religioso, alla documentazione relativa all’attività pubblica sia accademica che politica, ai corsi di lezioni universitarie sulla storia del cristianesimo. Notevole interesse rivestono le testimonianze relative all’attività svolta da Omodeo in collaborazione con le principali case editrici italiane nel periodo fra le due guerre. Serie 1- Corrispondenza: 26 faldoni relativi alla corrispondenza diretta ad Adolfo Omodeo, in taluni casi corredata di minute e veline di risposte dello storico. La serie è stata organizzata in due sottoserie: la prima Lettere inviate ad Adolfo Omodeo (faldoni 1-25) e la seconda Corrispondenza tra diversi (faldone 26). La documentazione è ordinata per corrispondente in ordine alfabetico; serie 2- Carte di lavoro: 16 faldoni (27-42) di documentazione relativa all’attività di storico di Omodeo; serie 3- Attività pubblica: 11 faldoni (43-53) relativi a documentazione di varia natura riguardante l’attività svolta da Omodeo dalla caduta del fascismo al 1946 anno della sua morte; serie 4- Corsi universitari: 2 faldoni (54-55) relativi a materiale didattico relativo ai corsi universitari.
Notificato per notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Campania ai sensi del D.P.R. 30 settembre 1963 n. 1409, il 13 maggio 2004.
Soggetto conservatore:
Istituto Italiano per gli Studi Storici (IISS)
L’Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato da Benedetto Croce nel 1946 ed eretto in Ente morale con decreto del Capo provvisorio dello Stato il 09.01.1947, ha sede a Napoli, in Palazzo Filomarino. E’ stato presieduto da Benedetto Croce (1946-1952), Raffaele Mattioli (1952-1973), Maurizio Mattioli (1973-1986), Giovanni Pugliese Carratelli (1986-1990); Giovanni Spadolini (1991-1994); Sergio Siglienti (1994-2002). Attuale Presidente è Natalino Irti. Primo Direttore dell’Istituto fu Federico Chabod (1947-1960), cui sono succeduti Giovanni Pugliese Carratelli (1960-1986) e dal 1986 al 2011, Gennaro Sasso.
Per rispondere ai suoi scopi statutari, nel campo della formazione e della ricerca umanistica, l’Istituto mette a concorso borse di studio annuali per giovani laureati e dottorati italiani e stranieri; organizza corsi settimanali, seminari, convegni, manifestazioni e conferenze; cura la pubblicazione di otto collane editoriali, distribuite dalla casa editrice Il Mulino.
L’Istituto conserva il proprio Archivio storico dal 1946 e ha acquisito per lascito o donazione, gli archivi di Carlo Cantoni, della famiglia Nicolini e di Adolfo Omodeo: notificati per il loro notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per la Campania Si tratta di un patrimonio archivistico di inestimabile valore per la storia e la cultura italiana ed europea del Novecento, che fa dell’Istituto, sempre più una meta obbligata per gli studiosi delle grandi tradizioni intellettuali del nostro paese.
Gli archivi sono accessibili previa compilazione di una domanda di studio da sottoporre all’Istituto.
Indirizzo: c/o Palazzo Filomarino – Via Benedetto Croce, 12 – 80134 Napoli
Orari di apertura: 9-19 dal lunedì al venerdì
Telefono: + 39 081 5517159 ; +39 081 5512390
email: segreteria@iiss.it
sito web: https://www.iiss.it/
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