Angelo Maria Maffucci
Nacque a Calitri il 17 ottobre 1847 e si laureò in Medicina presso l’Università di Napoli. Dopo la laurea divenne medico condotto a Calitri e lo rimase fino al 1875. Nel 1873 partecipò alla campagna sanitaria contro il colera che infestava molte zone del Napoletano. Fu medico vaccinatore presso il Comune di Napoli e chirurgo all’Ospedale degli Incurabili di Napoli. In questi anni di intensa attività lavorativa mantenne la collaborazione con l’Università di Napoli e si dedicò a ricerche relative al trattamento con acido fenico delle pustole maligne, alla sifilide ereditaria, alle patologie epatiche e alla fisiopatologia del peritoneo. Studiò anche particolari tipi di tumori e individuò una entità anatomoclinica che si caratterizza per l’associazione di un tumore cartilagineo benigno e di angiomi cutanei, nota con il nome di “sindrome di Maffucci”. Nel 1882 divenne professore straordinario di Anatomia patologica presso l’Università di Catania e diresse l’Istituto di anatomia patologica della stessa Università. Nel 1885 fu chiamato dall’Università di Pisa come professore ordinario di Anatomia patologica e direttore dell’Istituto di anatomia patologica, istituiti in quell’anno. Nella nuova sede si impegnò per organizzare la struttura dotandola di laboratori e di un museo anatomico e istopatologico. Fu anche preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa, e primario dell’Ospedale di Pisa, dove fondò un gabinetto istochimico. In questo periodo si dedicò agli studi sulle patologie embrionali infettive negli embrioni di pollo, sulla tubercolosi, e sull’origine micotica dei tumori. A partire dal 1894, in particolare, cominciò a sperimentare, in collaborazione con Alfredo Di Vestea, la sieroterapia antitubercolare, concludendo però per la sua inefficacia. Si impegnò anche nello studio riguardo le origini infettive delle neoplasie, non ritenendo però i risultati sperimentali ottenuti particolarmente significativi.
Morì a Pisa il 24 novembre 1903.
Francesca Nemore
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