Venerdì 15 marzo ha preso il via il Corso avanzato di istruzione superiore, organizzato insieme alla Fondazione don Gnocchi, con la collaborazione della Camera di Commercio di Avellino e dell’Ufficio scolastico provinciale, dedicato quest’anno alla “Robotica tra presente e futuro”.
Con un videomessaggio della professoressa Maria Chiara Carrozza, direttrice scientifica della Fondazione Don Gnocchi, ordinaria di Bioingegneria Industriale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, già rettore dello stesso Ateneo ed ex ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con l’introduzione del professor Nunzio Cignarella, vice presidente del Centro Dorso, è stato dato il benvenuto agli studenti e sono stati illustrati il programma e le finalità del Corso, un vero e proprio viaggio nella robotica.
Il Corso è poi entrato nel vivo con la lezione su “La Robotica di servizio, bioispirata”, tenuta dal professor Bruno Siciliano, direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale in Chirurgia Robotica (ICAROS), nonché responsabile del Laboratorio di Progetti di Robotica Industriale, di Servizio e Meccatronica (PRISMA Lab) presso l’Università di Napoli “Federico II”, uno dei massimi esperti di robotica a livello internazionale.
Il professor Siciliano ha innanzitutto voluto condividere con gli studenti il suo percorso professionale, parlando del suo team, comunicando entusiasmo e passione per il suo lavoro, per la sua città e anche per il Napoli, la sua squadra del cuore. Rifiutando prestigiose offerte di lavoro negli Stati Uniti e in Olanda, il professore della “Federico II” ha vinto la sua sfida: ha realizzato a Napoli un centro di robotica apprezzato in tutto il mondo, ha scritto il libro più adottato nelle università di tutte il mondo, ha pubblicato insieme a un collega di Stanford l’enciclopedia mondiale della robotica (Springer Handbook of Robotics) vincendo l’AAP, il più importante premio per la letteratura scientifica mondiale, l’Oscar delle pubblicazioni scientifiche.
Ed è sempre a Napoli che è stato creato RoDyMan, il robot pizzaiolo, un riuscito espediente mediatico che ha avuto come obiettivo quello di studiare e sviluppare la manipolazione di oggetti morbidi e deformabili, con ricadute molteplici in un campo in costante evoluzione come quello della robotica, nel quale l’Italia è all’avanguardia.
Il professor Siciliano, in oltre due ore di lezione, ha più volte richiamato l’attenzione degli studenti sul rapporto profondo tra l’uomo e la tecnologia, sottolineando come uno dei sogni più antichi dell’uomo sia stato proprio quello di realizzare macchine a propria immagine e somiglianza.
Oggi, dalla medicina alla educazione, dall’industria all’assistenza domestica i robot, sempre più sofisticati, sono ormai una realtà e in pochi anni saranno tra di noi, negli uffici, nelle auto, nelle nostre case, come i computer e gli smartphone. L’era dei robot è dietro l’angolo ed è necessario arrivarci preparati, evitando i luoghi comuni, ma non eludendo i problemi etici, di sicurezza e di affidabilità posti dalla convivenza tra uomo e macchina.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 22 marzo, alle ore 15.00.
Rassegna stampa
The Wam 12-03-2019, Il Mattino 15-03-2019, Quotidiano del Sud 15-03-2019