Antonio Di Nunno

Nacque a Serino il 5 agosto 1945. Nel 1975 venne eletto giovanissimo consigliere comunale nelle fila della Democrazia cristiana. Dopo le prime esperienze nel giornalismo, con la creazione della “Voce” e di “Quaderni Irpini” e a “Radio Irpinia”, la prima emittente giornalistica avellinese, D. fu assunto alla redazione Rai di Napoli. Alla vigilia delle elezioni che per la prima volta consentirono la scelta diretta del sindaco da parte dei cittadini, nel maggio 1995, decise di porre la sua candidatura e di ritornare alla vita politica, risultando eletto con il 52 per cento dei voti.
L’opera di D. si caratterizzò da subito per creatività e progettualità, ma anche per il rigore e l’alto profilo morale. Dovette affrontare il risanamento del disastroso bilancio comunale, l’inquinamento, la gestione e la riforma della macchina amministrativa comunale, ma soprattutto intraprese un’opera di risanamento morale, politico e civile, culminata con l’approvazione del piano regolatore urbanistico “Gregotti-Cagnardi”. Isolato politicamente e minato nella salute, ma rivendicando sempre la piena libertà di azione contro ogni consorteria politica e clientelare, si dimise nell’autunno del 2003.
Morì ad Avellino il 3 gennaio 2015.

Vincenzo Barra

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